ATI Idrico: il potere dei FATTI !

Assumersi la responsabilità di un atto dovuto ed improcrastinabile non è poi così difficile, eppure, non è da tutti!


C'è chi preferisce praticare la politica della non responsabilità, c'è pure chi gongola di audacia nel seminare dubbi con locuzioni ed esclamazioni stile cartoon prive di contenuti.

Noi abbiamo scelto di essere SERI, di non rimandare i problemi, di affrontare le difficoltà cercando di trasformarle in OPPORTUNITÀ. 

Votare NO alla delibera di consiglio che legittima l'affidamento del servizio idrico integrato all'AMAP, sarebbe stato per me un atto di vigliaccheria, un modo per fare un passo indietro, per DIRE "io non c'entro niente" rispetto ad una scelta obbligata che immediatamente dopo avrebbe assunto al nostro posto, un commissario straordinario.

Invece abbiamo scelto di dire si, "IO ci sono ! NOI ci SIAMO !

GOVERNEREMO questo processo di transizione cercando di trarne i maggiori benefici possibili, di questo potete starne certi, non staremo con le mani in mano.

Invertiremo la rotta come ci siamo ripromessi in campagna elettorale iniziando a dialogare con gli organi competenti, non di certo ELUDENDO di rispondere a ben 84 comunicazioni dell'ATI dal 2019, comunicazioni che meritavano risposte SERIE e CONTINGENTATE a tutela dell'interesse collettivo. 



Dalla nostra elezione, abbiamo ricevuta UNA sola comunicazione ed era una DIFFIDA!

Abbiamo risposto come si deve nel segno di chi si è assunto la responsabilità di amministratore, così come, abbiamo dato dignità all’ente nel rispondere a decine di solleciti di altri enti/autorità superiori, così come stiamo rispondendo alle linee di finanziamento e alle richieste della cittadinanza. Fiducia, tempo e costanza porteranno a casa nostra dei risultati.

L’Acqua è un bene pubblico e così rimarrà. Proprio a tutela di questo principio la normativa italiana su incipit dell’UE ha disposto l’assetto organizzativo delle ATI e non è lo stesso principio con cui si sono formate le ATO rifiuti della Regione Sicilia che hanno affondato la nostra barca. Un principio che riguarda ancor di più la tutela ambientale e di conseguenza la salute pubblica. Temi che non dobbiamo dimenticare, perché il SII (Sistema Idrico Integrato) non comprende  solo i quattro tubi rotti che abbiamo paese paese, i pozzi o i serbatoi in condizioni precarie, comprende TUTTE le infrastrutture a tutela del corpo idrico, tutela dal sistema fognario che a norma di legge deve terminare in un sistema di depurazione. Ne vale la salute delle nostre acque, delle nostre terre, dei nostri bambini che vogliamo proteggere.

Ma questo SEMBRA non interessare ai più, non interessava a chi con delibera 40 del 12/10/2020 per amore forse di portare avanti i problemi si inventa ABOMINEVOLI FESSERIE !!!

Perché non solo è noto che l'impianto di depurazione non funziona, ma siamo sotto procedura di infrazione europea dal 2014 e sanzionati dalla Corte di Giustizia Europea dal 2021. Multe salate!

Ecco, dopo la delibera 40 e prima di rinvigorire l'onorario dell'avvocato con delibera n° 2 del 9 febbraio 2021, la scorsa amministrazione avrebbe fatto bene a leggere la sentenza del TAR del 26/10/2020 che per la stessa fattispecie nei confronti del comune di Terrasini sentenziava:

A quel punto era evidente che, oltre a ritrovarci nella medesima situazione di Terrasini, la sede competente fosse il TAR e non il tribunale delle acque. Soldi buttati nel water.

Tutto ciò per dirvi che sappiamo usare la testa, possiamo sbagliare per carità, ma NON SIAMO e MAI SAREMO quei politici che farebbero di tutto per rimanere a galla quando gli elettori li affondano! 

Ci assumeremo le nostre responsabilità.

Alla minoranza serviva più tempo quando il tempo non c'era! Ecco attenzione, attenzione ad arrampicarsi sugli specchi, il rischio è scivolare nell'imbarazzo del potere dei fatti.

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