Senza Patria né Onore
La globalizzazione è cosa buona e giusta, l’abbiamo vista al
G8 di Genova, quando un balordo branco di no-global è stato assediato dalle
forze di tutela dell’ordine.
Quell'ordine di una nazione, la nostra, sconquassato da chi si opponeva alla svendita
dell’identità nazionale. Paradosso risolto con il caos e dopo la tempesta venne
la quiete…
Non sono uno storico, né sagace conoscitore della verità ma
amante dell’identità nazionale poiché sostenitore del solenne principio
dell’auto determinazione dei popoli.
Il nostro dalla storia è stato trafitto, ridotto a colabrodo
e poi ricompattato sotto l’unità per un bene più grande, gli Stati Uniti
d’Europa. Non l’ho deciso io, né i miei avi, né mai ne fu chiesto consenso.
Eppur si muove lentamente l’impero silente.
L’apparenza ci mostra un governo e un presidente della
Repubblica al comando di un vascello, l’Italia, che a pari condizioni partecipa
alla campagna europea per una maggiore solidarietà tra i popoli, per la pace e
la giustizia.