Un miraggio
Verrà il tempo in cui tutti i debiti saranno saldati e
l’umanità giacerà nel silenzio dell’immensa nullità.
La fine di tutti i tempi.
Immaginati come un corpo che ogni istante
rotola su questa scala spaccandosi costole, testa, gambe sin tanto che il
dolore ti stordisce, sin tanto che non capisce più nulla, alcunché ti sembra
comprensibile, vedi tutto offuscato e spalle all’inferno vedi il miraggio del
paradiso.
Ricordi ieri quando su di un gradino più alto avevi ancora un
briciolo di forze e pensavi di poterti tenere aggrappato, di resistere.
Invece in caduta rovinosa ti arriva addosso un altro tuo
simile che scavalcandoti mentre giaci col muso per terra, pur di salvarsi si
aggrappa alla tua caviglia. Cerchi anche di aiutarlo, resisti pure per lui, poi
scivolate insieme e ancora più giù ci sono gli altri.
Non vedi ne l’inizio ne la fine, vedi solo una catena umana
che rotola di continuo, abbandonata alla forza di gravità, spinta, pestata,
oltrepassata, consumata.
Adesso ti ritrovi solo, magari con un compare. Tutto attorno
a voi è vuoto.
Cosa facciamo ? Vi chiedete in un attimo di relax tra una
batosta alla nuca e un calcio nel sedere.
Avete
appena visto una via di fuga
ma è solo una trappola...