Un miraggio



Verrà il tempo in cui tutti i debiti saranno saldati e l’umanità giacerà nel silenzio dell’immensa nullità.
La fine di tutti i tempi.
Intanto scivoliamo rovinosamente su una lunga scalinata che dal paradiso conduce all’inferno. 

Immaginati come un corpo che ogni istante rotola su questa scala spaccandosi costole, testa, gambe sin tanto che il dolore ti stordisce, sin tanto che non capisce più nulla, alcunché ti sembra comprensibile, vedi tutto offuscato e spalle all’inferno vedi il miraggio del paradiso. 

Ricordi ieri quando su di un gradino più alto avevi ancora un briciolo di forze e pensavi di poterti tenere aggrappato, di resistere.
Invece in caduta rovinosa ti arriva addosso un altro tuo simile che scavalcandoti mentre giaci col muso per terra, pur di salvarsi si aggrappa alla tua caviglia. Cerchi anche di aiutarlo, resisti pure per lui, poi scivolate insieme e ancora più giù ci sono gli altri.
Non vedi ne l’inizio ne la fine, vedi solo una catena umana che rotola di continuo, abbandonata alla forza di gravità, spinta, pestata, oltrepassata, consumata.
Qualcuno si lancia al di là della grande scalinata, c’è il buio. Non lo vedi più. Scompare.

Adesso ti ritrovi solo, magari con un compare. Tutto attorno a voi è vuoto. 

Cosa facciamo ? Vi chiedete in un attimo di relax tra una batosta alla nuca e un calcio nel sedere.

Avete appena visto una via di fuga


 


 ma è solo una trappola...




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