Pillola Rossa o Pillola Blu ?
“Ognuno pensi per se e Dio pensi per tutti”… è il comandamento che seguiamo.
Dio ovunque esso sia è vita e risiede anche nei nostri cuori, nella nostra sensibilità, nella nostra capacità di scegliere. Quando scegliamo, lo facciamo per la vita, per Dio e quindi per tutti noi, ciascuno la sua parte, più o meno grande ma egualmente importante. Questa trova posto nel grande disegno che è l’armonia celeste, il bene comune. Aspirazione utopica perché insidiata dal male, ma quando smettiamo di scindere a priori ed egoisticamente il bene e il male, tutto diviene uno, un pezzo solo, solido, tozzo ma bello che ruota ciclicamente, nasce, si nutre, muore e risorge. Dio è la vita che risorge ogni giorno al mattino, ad ogni sorriso e ad ogni pianto.
Dio ovunque esso sia è vita e risiede anche nei nostri cuori, nella nostra sensibilità, nella nostra capacità di scegliere. Quando scegliamo, lo facciamo per la vita, per Dio e quindi per tutti noi, ciascuno la sua parte, più o meno grande ma egualmente importante. Questa trova posto nel grande disegno che è l’armonia celeste, il bene comune. Aspirazione utopica perché insidiata dal male, ma quando smettiamo di scindere a priori ed egoisticamente il bene e il male, tutto diviene uno, un pezzo solo, solido, tozzo ma bello che ruota ciclicamente, nasce, si nutre, muore e risorge. Dio è la vita che risorge ogni giorno al mattino, ad ogni sorriso e ad ogni pianto.
Scegliere è una facoltà sensibile e suscettibile da diversi fattori. Tutto in noi deve funzionare al meglio per essere in grado di decidere con la testa sulle spalle. Per questo dobbiamo combattere ciò che impedisce al nostro organismo di essere consapevolmente connesso alla rete della vita, ripudiare ciò che fa male a noi e agli altri.
Si continua a discutere sulla bontà di questo o quell’altro governo, ma mai sulle scelte che noi facciamo. Noi quotidianamente scegliamo di assecondare l’andamento degli avvenimenti come se fossero scavati su di una via obbligata, ci infiliamo in questo tunnel attendendo la luce che viene promessa. Basta andare alla cieca. C’è luce intorno a noi ma va ricercata, nessuno la porterà a casa nostra con corriere espresso, nessuno.
Le classi dirigenti di questo paese nessuna esclusa (che io sappia), per cecità, complicità o per qualsiasi altro motivo hanno scelto di assecondare i mercati, questi esseri invisibili che risiedono nell’etere e che stabiliscono su parametri discutibili chi deve vivere e chi deve morire, questa l’estrema sintesi del dominio finanziario sulla vita reale. Questo mondo muore di soldi che escono da un unico rubinetto indipendentemente dalle esigenze biologiche degli esseri umani.
Quando viene chiuso gli stati falliscono abolendo servizi e abbondando un’altra fetta di popolazione al proprio destino. Quando viene aperto i popoli si indebitano, sprecando energie che poi riverseranno in un modo o nell’altro nel grande bacino della contabilità.
O aperto o chiuso questo rubinetto avvelena gli animi, limita le nostre scelte, limita la nostra vita. Allora mi chiedo, forse questo rubinetto non è la sorgente della vita ? Forse ci siamo sbagliati ? E’ plausibile che stiamo adottando modelli errati ? Perchè vogliono i frutti del nostro lavoro per darci in cambio fumo negli occhi e moneta creata dal nulla ?
Fatti delle domande e cerca le tue risposte, scegli e riassapora così il gusto di vivere.
Vincenzo Salerno
La strada che porta alla nostra libertà è la decontaminazione, la destrutturazione del pensiero viziato dall’uso di uno strumento di morte quale è il denaro nato dal debito. ...decrescita, sovrappopolazione, carenza di risorse, energetica, idrica esistono e hanno senso solo nel pensiero malato causato dall’uso di una moneta malata..
Pierluigi Paoletti