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Visualizzazione dei post da agosto, 2011

Rifiuti Zero: una rivoluzione a portata di mano

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“ Il materiale di scarto non è un rifiuto finché non è rifiutato. Rifiuto è una voce verbale, non un sostantivo ”  Mary Lou Derventer Abbiamo la cattiva abitudine di trasformare tutto ciò che è risorsa in problema. Ma se problema è allora ci deve essere la soluzione, altrimenti non è un problema ma un inganno. Ad esempio dire che il problema dei rifiuti è non saper dove metterli è un inganno, dire che la soluzione a questo è un inceneritore è un altro inganno, ma non solo perché è una rapina dalle tasche dei cittadini ma è anche un crimine, appunto sottrazione di denaro pubblico utilizzando l’inganno e attentato alla salute pubblica. Ma andiamo per ordine e vediamo cosa è stato fatto ed omesso e cosa invece si può fare.

Prendi aria – appunto per un folle paragone

Tra noi e io c’è uno stretto legame che parte da Sé e finisce da te. Orizzonti e ostacoli non hanno differenza ma è la scelta di cambiamento che fa l’uno o l’altro. E la scelta non è forse intermediario di Dio, la vita, la parola? Essendo anche la parola una creazione, l’elemento di una reazione a catena che produce la vita, non è forse tale e indispensabile come ogni altro singolo elemento? Non accettare il fatto che uccidere la parola corrisponde a uccidere la vita è chiaro segno che non si è compresa la vita nella sua interezza, nel senso unitario e nel suo universo di complessità. La vita unita e immensa. Può sembrare un quadro semplicistico, fiabesco, non realistico, ma quante volte c’è lo diciamo: “questa è la vita!” Appunto, se è questa la vita, perché non indagarla, non scoprirla? Perché scivolare sul torrente del nulla, della non parola? La vita è un “divenire” così anche la parola, se esistessero due sole direzioni comunque ci sarebbe un’alternativa rap

Strage di Api: sotto accusa la Bayer, il serial killer più longevo della storia

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L'Ape Maia grida Vendetta ! Un'inchiesta [1] che non ti aspetti, anni di silenzio durante i quali il PM Raffaele Guariniello della Procura di Torino ha studiato il fenomeno della moria di API ed ha appena concluso l'indagine incriminando la Bayer e la Syngenta rispettivamente produttori e distributori di potenti pesticidi a base di clothianidina. I principi attivi di questi pesticidi mandano in tilt il sistema nervoso dei preziosi insetti. Le api non riescono così a fare ritorno agli alveari e vanno incontro a morte certa. [2] L'accusa è danni al patrimonio zootecnico nazionale. Negli anni duemila metà delle api sono scomparse e già in altri paesi la Bayer potentissima multinazionale tedesca, leader in più settori (salute, agricoltura, polimeri, chimica) con vendite stimate oltre i 30 miliardi di dollari è stata chiamata in causa.