Rincoglionimento Totale
Le strade sono gremite di gente, folle immense si dirigono vero i principali luoghi pubblici, comuni e parlamenti regionali sono presi d’assalto.
La protesta che ha preso piede in una piccola cittadina si è allargata a tutta la nazione nel giro di poche ore man mano che i link riempievano la rete con la notizia che la finanziaria che sta per essere approvata in parlamento deruba i cittadini delle poche imprese e opere pubbliche rimaste.
Ovviamente è solo fantasia, perché la realtà è un rincoglionimento totale.
La storia si ripete, dopo le privatizzazione degli anni 90 ancora una volta si sta verificando il grande inciucio per salvare lo stato dal crack, dal debito pubblico, quel debito pubblico di cui il popolo non sa nulla.
Quel debito insito nel sistema monetario, quel debito elemento di distruzione di massa a servizio di ben identificati centri di potere. Oggi il Fondo Monetario Internazionale è contento e lo sono le corporazione che si accingono a fare man bassa di ciò che rimane di un paese florido di risorse ma senza lo strumento per scambiarle, i capitali.
Come avere un piatto di pasta senza la forchetta? Si, più o meno. Non avendo le forchette le prendiamo in prestito da chi le possiede, così appena finito di digerire dobbiamo restituire le forchette più un piccolo indennizzo, un bicchiere che non abbiamo. Ricorriamo al prestito di due bicchieri, uno per bere e uno per pagare il prestatore di forchette. Dobbiamo adesso restituire il bicchiere più un piccolo indennizzo … quando non siamo più in grado di pagare si prendono la nostra pasta e la nostra acqua.
Una fanta-storia non molto lontana dalla realtà.
Rispetto al 92 quando si intensificò questo processo di destrutturazione, privatizzazione e esproprio mancano solo i morti ammazzati con il tritolo, ma ci sono a differenza migliaia di persone in più che si trovano in povertà, e dalla povertà nascono suicidi e omicidi.
Allora ci fu “Mani Pulite” , l’attacco degli speculatori(fantasmi?)alla lira, il rischio debito pubblico sino alla distruzione del sistema monetario europeo che condusse nel 93 al Compromesso di Bruxelles, le bombe a Falcone e Borsellino, le tensioni e i conflitti in Kosovo e Iraq.
Oggi abbiamo P3, P4, Vallettopoli, Calciopoli, Puttanapoli e chi più ne ha più ne metta, la crisi del dollaro e dell’euro, l’attacco alla Grecia, all’Islanda e ai paesi medio - orientali, le bombe sull’Afghanistan, l’IRAQ, il Pakistan, lo Yemen, la Libia e il Bahrein, una situazione di merda con milioni di giovani senza lavoro e il debito pubblico che ci schiaccia non consentendo manovre di rilancio.
Ecco, più o meno tra i due periodi non cambia niente e questo da forza a chi dice “è sempre stato così” ma non è così e non lo è perché se il risultato è sempre la riduzione della sovranità popolare e la cessione del patrimonio pubblico a pochi eletti allora qualcosa cambia, cambia perché abbiamo perso ancora una volta qualcosa in più e non uguale al passato, in più.
Non c’è nient’altro da raccontare se non quello che altri hanno già dettagliatamente denunciato, un po’ di documenti che migliorano la vista.
http://www.movisol.org/privatizzazioni.pdf
http://www.movisol.org/draghi4.htm
http://www.adusbef.it/consultazione.asp?Id=6304&T=P
http://ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=2008
http://www.movisol.org/soros1.htm
http://www.proteo.rdbcub.it/article.php3?id_article=21&var
Solo per quanto accennato in questi documenti, non potendo contare sulla magistratura ordinaria si dovrebbe immediatamente costituire un movimento di liberazione nazionale con l’obiettivo urgente di
• Sequestrare tutte le imprese straniere che operano sul suolo italiano
• Sequestrare tutte le aziende(e figlie) che sono state privatizzate nel tempo
• Sequestrare tutte le banche e le finanziarie
• Arrestare e incarcerare tutti gli artefici a partire da Romano Prodi, Mario Draghi e Giulio Tremonti
• Uscire dalla Comunità Europea
• Interrompere tutti gli accordi e i trattati internazionali
• Sciogliere le Camere e destituire il governo e il presidente della Repubblica
• Statalizzare la Banca d’Italia
• Ritirare le truppe dalle zone di guerra alias missioni di pace
• Chiudere la Borsa di Milano
• Chiudere le Basi Americane sul suolo italiano avendo cura di trattenere le circa 90 testate nucleari presenti sul suolo italiano.
• Interdire i cieli agli aerei militari.
• Sciogliere gli attuali servizi segreti
• Mettere a riposo in via preventiva tutti i direttivi delle forze armate
• Dichiarare non esigibile il debito pubblico italiano
• Annullare le tasse e istituire il reddito di cittadinanza
• Sciogliere i partiti, gli ordini e i sindacati.
• Bandire dal commercio tutti i prodotti cancerogeni.
• Bandire gli scambi commerciali con paesi che operano in regime di debito
• Battere moneta per finanziare: Ricerca, Sanità, Istruzione, Energie Rinnovabili, Infrastrutture eco-sostenibili, Comunicazioni...
E tanto altro … sino a giungere a nuove elezione con democrazia diretta.
O questo o la morte lenta che ci attende.
PS: Sul piatto delle privatizzazioni finirà sicuramente un’altra porzione di ENI e chi guadagnerà a quel punto sui contratti miliardari in Libia ??
13/07/2011