Strage di Ustica : quella sera volavano 21 aerei militari
Dopo 31 anni, grazie ad un documento NATO svelato pochi giorni fa possiamo dire con certezza che 21 aerei militari e una porta aerei si trovavano nei pressi del DC9 abbattuto con 81 passeggeri, 12 sono stati identificati come Americani e Britannici ma 7 sono ancora formalmente sconosciuti.
Ma il radar di Poggio Ballone (Grosseto), all'epoca uno tra i più efficienti, aveva visto che tre di quegli aerei provenivano da Solenzara e in quella base stanziavano i caccia francesi e in quella stessa base rientrarono dopo l’esplosione dell’aereo passeggeri DC9. Un quarto era un AWACS, un aereo radar che stazionò sull’isola dell’Elba per tutto il periodo.
Il giudice istruttore Rosaro Priore lo disse già ne 99 : l'aereo civile in volo da Bologna a
Palermo finì coinvolto in una vera e propria "guerra di fatto e non dichiarata", che costò la vita a 81 persone. Le perizie giunsero infatti alla conclusione che l'aereo fu abbattuto da un missile nell'ambito di un'"azione militare di intercettamento".[1]
Palermo finì coinvolto in una vera e propria "guerra di fatto e non dichiarata", che costò la vita a 81 persone. Le perizie giunsero infatti alla conclusione che l'aereo fu abbattuto da un missile nell'ambito di un'"azione militare di intercettamento".[1]
L’unica cosa che non manca è ancora una volta il silenzio dello Stato e degli “Alleati” che tardano a concedere spiegazioni nonostante le richieste di rogatoria.
Sappiamo anche per certo che troppi, troppi testimoni furono assassinati con metodi tipici dei sevizi segreti.
"Sarà un caso che il registro della sala radar con cui si sarebbero potuti incrociare i dati del tabulato non fu trovato durante il sequestro ordinato dal giudice istruttore Rosario Priore e che l'Aeronautica lo consegnò cinque giorni dopo senza il foglio di servizio del 27 giugno 1980? Sarà un caso che Mario Dettori, uno dei controllori, dichiarò a moglie e cognata che si era arrivati «a un passo dalla guerra» e poi fu trovato impiccato a un albero? Sarà un caso che il capitano Maurizio Gari, responsabile del turno in sala radar e perfettamente in salute, sia morto stroncato da un infarto a soli 32 anni? Sarà un caso che i capitani Nutarelli e Naldini, morti anche loro nella disastrosa esibizione delle Frecce tricolori nel 1988 a Ramstein, con il loro TF 104 abbiano incrociato quella sera tra Siena e Firenze il DC9 sotto cui si nascondeva un aereo militare sconosciuto e siano rientrati alla base di Grosseto segnalando per tre volte e in due modi diversi l'allarme massimo come da manuale (codice 73)?
C'è grande fibrillazione intorno a questa perizia della Nato su cui molti hanno cercato inutilmente di mettere le mani, in alcuni casi negandone addirittura l'esistenza. Ma il documento, un macigno sulle parole di chi ha sostenuto che il DC9 sia esploso per una bomba in un cielo deserto, ora è tornato a galla e ha consentito ai magistrati della Procura di Roma di preparare la partita finale di quest'indagine. Cinque rogatorie che potrebbero finalmente rendere giustizia alle 81 vittime di quella strage e di un segreto ancora inconfessabile."[2]