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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

Loro non lo sapranno mai

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Machi Khel , villaggio del Nord Waziristan. E' la fine Ramadan, e in ogni casa si festeggia con una gran cena. Sadaullah Khan Wazir, 15 anni, ha servito da mangiare a parenti e amici di famiglia, riuniti sotto un albero in cortile, ed è rimasto con loro a prendere il fresco. Un ronzio nel cielo stellato e poi è arrivato il missile: sono morti in nove; Sadaullah ha perso le gambe e un occhio. Datta Khel , un altro villaggio della regione. Scoppia una complicata disputa sulla proprietà di un terreno agricolo dov'è stata scoperta una miniera di cromite. Gli anziani del distretto convocano una jirga per risolvere il problema. Durante l'affollata riunione, tenuta all'aperto, un ronzio nel cielo azzurro e poi è arrivato il missile, poi un altro, e uno ancora: sono morti in quaranta.

Parola di scimmia

Bene o male dura per sempre. Sono mesi ormai che soffro di una strana sindrome, paura di parlare. Il solo pensiero che possa essere stata una resa preventiva alla Sicilia maledetta, un effetto domino iniziato con la paura di non essere compreso per ovvi e generali motivi ha creato nel più profondo del mio io un sensore di penetrabilità, un allarme in grado di localizzare terreno fertile dove innestare il mio semino e dove invece “me stari zittu” ma quello e nell’indole sicula dicono. Un modo come un altro per non morire mai.