Certe Notti
Il mondo non esiste e il silenzio sgombra la mente, non ho bisogno di aprire un motore di ricerca, i pensieri diventano effusioni di energia, si combinano e si sposano dando una linea logica ai mille perché della giornata appena trascorsa.
Il mondo non esiste e il silenzio sgombra la mente, non ho bisogno di aprire un motore di ricerca, i pensieri diventano effusioni di energia, si combinano e si sposano dando una linea logica ai mille perché della giornata appena trascorsa.
Il dialogo umano in gruppo sta impegnando buona parte delle mie riflessioni, ne osservo i meccanismi e le mutazioni circostanziali.
Il risultato è solitamente identico:
- in assenza di singolarità emerse e indipendentemente dagli individui il gruppo aliena il pensiero individuale esprimendo invece un Pensiero Unico Collettivo (PUC).
- L'etichetta predomina sulla singolarità rendendola estranea, estrema.
- La mente occupa la scena, creando contesti e circostanze determina i parametri min.(buon costume) e max.(libertà) dei dialoghi/rapporti, annullando di fatto la possibilità del ragionamento.
- Il PUC evidenzia l'annullamento del sé, l'arrendevolezza del genere umano e l'incapacità di dominare se stessi, sintomi sono la rabbia (alzare la voce) e la paura (il silenzio).
- L'influenza sulla mente è tanto più presente di quanto non passata, essa si auto-alimenta nel gruppo (accondiscendenza).
- Il pensiero diverso è come l'uomo diverso, genera diffidenza, per conseguenza verrà delegittimato.
- L'espressione del PUC spinge l'uomo ad affidarsi ad esso, quindi agli altri, indipendentemente da se stesso (disinteresse).
- Il PUC è un elemento virtuale, frutto per necessità (sopravvivenza nel gruppo) del Compiacimento Collettivo Apparente (CCA).
- Il CCA è come una soluzione dove il solvente è rappresentato dall'ambiente esterno (realtà percepita) e il soluto dalle "individualità" coinvolte.
Pensieri in divenire.
" Solo tornando a percepire la propria energia vitale, solo iniziando a sentirsi vivi, e al tempo stesso liberi da ruoli ed etichette, slegati da personalità e identità proiettate, solo percependo la nostra fiamma di vita, nella sua purezza e semplicità, potremo dare una nuova rotta a noi stessi e, di conseguenza al pianeta che ci ospita." in OSHO - LA VERITA CHE CURA
Per fantascienza