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Visualizzazione dei post da agosto, 2009

Lettera di protesta alla RAI per la censura dello spot del film VideoCracy

Vorrei iniziare questa lettera con "Gentili...." ma questa azienda ha ormai poco di gentile e aggrazziato. La notizia apparsa oggi sui giornali e sul web riguardante il rifiuto di proiettare lo spot televisivo del film "Videocracy"in uscita al cinema il 4 settembre, film vorrei ricordare in gara nella sezione "Le giornate degli autori" alla Mostra del cinema di Venezia, e le motivazioni banali a supporto del rifiuto fanno emergere in maniera indiscutibile la netta e definitiva trasformazione dell'informazione publica, l'11 settembre dell'informazione italiana. La RAI si sta attualmente macchiando di favoreggiamento nei confronti di un governo criminale che l'ha evidentemente condizionata nei fini e negli intenti con dirigenti espressi non da un consiglio di amministrazione come si potrebbe prevedere ma da UN presidente del consiglio anche in sedi private e fuori da occhi indiscreti , decisi e basta, NO COMMENT. la libertà di conoscenza . Sa

Potere Italiano

Tra tragedie, mistificazioni, liti, baratti, soprusi,ricatti, povertà e genocidi...tutto trova traccia in un unico filo conduttore, dal Nicargua all’Egitto, dall’Italia agli Stati Uniti il genere umano devolve, paradossalmente bloccando l’evoluzione della specie attraverso la riduzione massiva di intelletto praticata da una cerchia ristretta di persone che utilizza tecniche avanzate e dimostrate di persuasione delle masse attraverso l’utilizzo di pratiche psicoterapeutiche molte delle quali sfornate dal famoso Tavinstock Institute di Londra. É quello che emerge da una serie di rimostranze dovute a gente che si improvvisa storico e incredibilmente ricostruisce la storia passata dell’ultimo secolo e oltre definendo un quadro storico complessivo   che alla luce dei fatti dimostra l’esistenza di un Clan che ha manovrato il mondo dell’ultimo secolo   in maniera coordinata e organizzata al di là di ogni credo. In un mondo in cui esistono i ricchi e i poveri, i sultani e i sudditi, i baron