Lettera di protesta alla RAI per la censura dello spot del film VideoCracy
Vorrei iniziare questa lettera con "Gentili...." ma questa azienda ha ormai poco di gentile e aggrazziato. La notizia apparsa oggi sui giornali e sul web riguardante il rifiuto di proiettare lo spot televisivo del film "Videocracy"in uscita al cinema il 4 settembre, film vorrei ricordare in gara nella sezione "Le giornate degli autori" alla Mostra del cinema di Venezia, e le motivazioni banali a supporto del rifiuto fanno emergere in maniera indiscutibile la netta e definitiva trasformazione dell'informazione publica, l'11 settembre dell'informazione italiana. La RAI si sta attualmente macchiando di favoreggiamento nei confronti di un governo criminale che l'ha evidentemente condizionata nei fini e negli intenti con dirigenti espressi non da un consiglio di amministrazione come si potrebbe prevedere ma da UN presidente del consiglio anche in sedi private e fuori da occhi indiscreti , decisi e basta, NO COMMENT. la libertà di conoscenza . Sa