Corleone: 3 scout antimafia cacciati

Siamo nelle terre di Luciano Liggio, Totò Riina e Bernardo Provenzano, nelle terra in cui l'allora Presidente della Regione Totò Cuffaro inaugurò nell'Aprile 2007 una strada a Corleone, " «Via 11 aprile - arresto di Bernardo Provenzano, mafioso» poi venne condannato a 5 anni per favoreggiamento ai mafiosi.

In questa terra oggi si continuano a commettere gli errori del passato, il silenzio.

Tre giovani scout
della Chiesa di Maria SS. delle Grazie Giovanni Labruzzo, Eugenio Provenzano ed Enrico Labruzzo sono stati cacciati da fra Giuseppe Gentile.
I tre giovani si sarebbero recati alla XIV Giornata della Memoria e dell’Impegno, promossa da “Libera”, che si è svolta il 21 marzo a Napoli, alla quale partecipò anche Roberto Saviano.
«Ha fatto di tutto per convincerci a non andare ed ha usato parole irripetibili contro l’Associazione “Libera” e don Luigi Ciotti», racconta Giovanni. «Ci ha detto anche - dice Enrico - che manifestazioni come quella di Napoli sono speculazioni politiche, a cui un buon cristiano non deve prestarsi».
lo stesso parroco che il 23 luglio dell’anno scorso ha officiato le nozze di Lucia Riina, la figlia più piccola di “don” Totò, l’ex capo dei capi di Cosa Nostra, con Vincenzo Bellomo, caccia via i ragazzi con queste parole «Se non la pensate come me potete andare via, non mi servite!»


Così
Dino Paternostro redattore del giornale on-line "Citta Nuove Corleone" così commenta l'accaduto "Adesso, la “cacciata” dei tre ragazzi dal gruppo scout sembra dimostrare che a dare fastidio al sacerdote non è la mafia, ma l’antimafia sociale e i suoi protagonisti. ".

Per il resto non ci sono parole speriamo nel loro reintegro e che la curia faccia i dovuti accertamenti sull'operato del parroco.

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